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L'isola di Celebes (o Sulawesi)
Testo: Vito La Colla
L'indonesiana Celebes, in lingua bahasa Sulawesi, è una delle maggiori isole del grande Stato asiatico. Ampia 174.600 Km², abitata da quasi 18 milioni e mezzo di persone, si trova al 4° posto nella graduatoria delle più grandi isole asiatiche, dopo il Borneo (terza al mondo), Sumatra e Honshu (in Giappone).
Ma quello che attrae subito di questa grande isola, è la sua forma eccezionale. Da un corpo centrale, grande suppergiù quanto la repubblica di Irlanda (Eire), si dipartono quattro penisole, due a sud, una a est, e l'altra a nord.
La penisola meridionale posta più ad ovest corre esattamente lungo il 120° meridiano - che la divide in due parti pressocché uguali. Questa penisola, e soprattutto la sua vicina a oriente, sono alquanto tozze e massicce. Quella ad est, che è a foggia di punta di lancia, con il tratto finale a forma di fungo, o cappello, "indica" il Mare delle Molucche e la bizzarra isola di Halmahera.
A nord del corpo centrale corre l'Equatore, che taglia l'esile penisola settentrionale, e proprio nel suo punto più stretto; Tambu e Dongkalang sono i due centri abitati posti rispettivamente a sud e a nord dell'Equatore, entrambi ad una decina di chilometri dal massimo parallelo.
Questa strana penisola, percorsa per buon tratto ancora dal 120° meridiano, si allarga poi alquanto, e devìa decisamente in direzione est, per più di 400 km, finendo con la punta diretta verso nord est. La penisola del nord, lunghissima e stretta, tortuosa e appariscente, dà la sua impronta indelebile alla forma di quest'isola indonesiana, particolare che attira subito l'attenzione di chi sfoglia un atlante.
Fra l'altro è agevole osservare come la penisola sudoccidentale sia disposta in direzione nord-sud, e quasi così anche la parte iniziale, più esile, della penisola a nord. Mentre il resto della strana penisola del nord è disposta quasi tutta lungo un parallelo, il 1°, tanto che le due penisole (sudovest e nord) formano un angolo quasi perfettamente retto. La penisola del nord fa pensare alla coda velenosa di uno scorpione, mentre le due meridionali alle tozze zampe di un elefante.
Molte isole e isolotti circondano, soprattutto nella parte orientale, l'isola di Celebes, la quale ha diverse città dal nome piuttosto curioso o divertente; Pampanua, Tompo, Tentena, Watampone, Parigi, Palopo, Marisa, Tomboli, Pendolo, Lasolo, Torobuku e i "nomi doppi" di Parepare, Tolitoli e Bonebone; più Baubau, nell'isola di Butung. I capoluoghi più importanti sono le città di Makasar, estremo sud, e Manado, estremo nord.
Diversi fiumi solcano la montuosissima isola: fra di essi ce n'è uno che sbocca nel Golfo di Tomini, il fiume Marisa; e sbocca in corrispondenza dell'omonimo villaggio poco prima già citato. Tre i laghi principali, nel corpo centrale di Sulawesi: Poso, Matana e Towuti.
Fra le montagne, spiccano alcune vette che superano i tremila: Monte Rantekombola (3.455 m.), Nokilalaki (3.311 m.) e Waukara (3.127 m.), anche loro situati nella parte centrale dell'isola. Diversi vulcani (agung) si trovano invece presso le punte dei quattro promontori principali; le loro altezze vanno dai 1.500 ai 2.800 metri, i loro nomi sono evocativi: Kiabat, Balantak, Mekongga, Lompobatang.
Lo Stretto di Makasar, ampio solo 120 chilometri nel punto in cui le isole si avvicinano, separa Celebes dall'immenso e massiccio Borneo. A sud troviamo le isole di Flores e Timor, quest'ultima appartenente all'Indonesia solo nella sua zona occidentale.
Ad est, invece, sorgono le importanti isole di Ambelau, Ceram e Halmahera; nei pressi, le isolette di Mangole e Sanana formano curiosamente una perfetta T, mentre, se consideriamo anche l'isola di Taliabu, che è separata da Mangole da un braccio di mare largo soltanto 2 km, il disegno che ne scaturisce richiama subito alla mente una mitragliatrice.
Infine, a 400 km a nord dell'isola sorge l'arcipelago delle Filippine, disposto anch'esso grosso modo da sud a nord, ed esattamente sulla stessa fascia di meridiani di Celebes.