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Viaggio in Madagascar: alcune cose da sapere
Lo sapevate che il Madagascar è la quarta isola più estesa del mondo? Presenta, infatti, una superficie di oltre 586.000 km quadrati e si trova al largo della costa sud orientale del continente africano, a fronte di una distanza tra i 400 e i 550 km dal Mozambico: lo Stato più vicino, da cui il Madagascar è separato attraverso l'omonimo canale.
Per chi desidera fare una vacanza all'insegna della natura più incontaminata, del comfort e del relax più totale, recarsi in questo angolo del mondo è una scelta da non sottovalutare: tra spiagge meravigliose, un clima a dir poco paradisiaco e l'ottima cucina locale - a cui si aggiunge l'accoglienza della popolazione - si potrà vivere un'esperienza indimenticabile.
L'importante è partire preparati, adottando alcuni accorgimenti in grado di rendere il viaggio - nonché la gestione dei possibili imprevisti che possono capitare - quanto mai sereno e piacevole. Scopriamo insieme qualcosa di più.
Alcuni accorgimenti da adottare prima della partenza
Per potersi recare in Madagascar è richiesto il possesso di un passaporto con validità di minimo 6 mesi dalla fine del viaggio. È indispensabile che sia presente una pagina vuota, ovvero priva di timbri e annotazioni nell'area dei visti di ingresso, in maniera tale che possa essere effettuata l’apposizione dello sticker nel momento in cui si arriva nel Paese.
Il visto turistico viene rilasciato in aeroporto; durante il volo viene fornito un modulo - che però può essere ottenuto anche allo sportello visti - il quale andrà debitamente compilato.
È buona prassi dotarsi di un’assicurazione viaggio per il Madagascar: una misura non obbligatoria ma caldamente consigliata dai tour operator e dagli addetti ai lavori, in quanto capace di intervenire efficacemente in situazioni impreviste lontano dall'Italia.
La polizza può essere personalizzata sulla base delle proprie esigenze, a cominciare da quelle inerenti il numero di giorni di viaggio, intervenendo in occasione dello smarrimento dei bagagli, del sostenimento delle spese sanitarie, della ricerca stessa di assistenza medica - ottenibile persino da remoto - e via dicendo.
Questa misura andrebbe sempre approntata durante le vacanze all'estero, a prescindere che si tratti di un trasferimento legato a motivi di studio, di lavoro o di piacere, in quanto capace di fare la differenza e, non meno importante, consentire di partire con maggiore tranquillità.
Quando (e dove) andare in Madagascar?
Il Madagascar presenta un clima caldo per l'intera durata dell'anno, a fronte di molteplici variazioni in relazione all'estensione dell'isola, che si sviluppa soprattutto per quanto concerne la latitudine; è inoltre presente una dorsale montuosa che la attraversa nella sua totalità.
Le stagioni risultano invertite rispetto all'Italia, dal momento che l'emisfero è differente. Premesso che ogni momento è buono, l’afflusso turistico comincia a diventare più intenso a partire dal mese di aprile, ovvero durante il periodo dell'autunno-inverno, quando le temperature sono più miti.
Nulla vieta di recarsi in Madagascar a dicembre, gennaio o febbraio, soprattutto se amate il caldo, il mare e la spiaggia; tenete soltanto conto che le temperature saranno più elevate rispetto ad altri mesi dell'anno e che potrebbero capitare delle giornate piovose.
Da preferire la costa ovest e le isole circostanti, su tutte Nosy Be, rinomata per il suo microclima speciale, caratterizzato da temperature miti che fanno da sfondo a una natura superlativa.