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Scoprire la Sardegna: le principali manifestazioni culturali che si tengono ogni anno nell'isola
Che la Sardegna sia un'isola piena di storia, arte, culture ed eventi, probabilmente, è un fatto risaputo. Non tutti, però, sanno che la seconda isola italiana per dimensioni, offre un calendario ricco di eventi, in grado di coprire tutti i 365 giorni di cui si compone l'anno. Tra manifestazioni religiose e celebrative, kermesse culinarie e festival di rilevanza internazionale, in Sardegna non c'è spazio per la noia. Ecco perché l’isola viene scelta ogni anno da milioni di turisti italiani ed internazionali che decidono di prendere uno dei tanti traghetti dai principali porti italiani per raggiungere la loro meta sull’isola. Ogni estate tutte principali compagnie di navigazione propongono infatti offerte per i traghetti verso la Sardegna ed è oggi molto economico raggiungere l’isola risparmiando sul costo del transfer.
Non solo maschere: il Carnevale in Sardegna
Iniziamo la rassegna di manifestazioni sarde con una di quelle davvero da non perdere. Se, in ogni angolo d'Italia, il Carnevale è celebrato con un tripudio di suoni, maschere e colori, in Sardegna, diventa un momento carico di significato. C'è il rito antico dei carnevali barbaricini che, indossando maschere antropomorfe e zoomorfe e i tradizionali abiti in pelle di capra, esaltano lo stretto rapporto tra l'uomo e la natura, c'è "Sa Sartiglia", l'imperdibile carnevale di Oristano con l'ancestrale rituale della vestizione del "Su Componidori", il protagonista della festa che avrà l'onore di infilare per primo con la sua spada una stella appesa a un filo e il "Carnevale di Santu Lussurgiu", reso spettacolare dalla corsa a pariglie per le vie del centro storico.
Spazio anche al divertimento dei più piccoli al Carnevale di Tempio Pausania, con le celebrazioni in onore di Re Giorgio e le sfilate di carri allegorici con i fuochi pirotecnici.
I riti della Settimana Santa, i più mistici dell'anno?
Il binomio "Settimana Santa - Sardegna" è unico e indissolubile, tale da perdersi nella notte dei tempi. Da sempre, infatti, i riti che precedono la Pasqua sono vissuti in modo intimo ed emozionale da tutta la popolazione sarda, riunita in preghiera. Le secolari tradizioni spagnole, dai cui i riti sardi traggono forza e vigore, si compenetrano alle usanze tipiche di ogni singolo paesino. Castelsardo è tra i comuni in cui la Settimana Santa è vissuta in modo quasi estremo e viscerale.
Protagonisti principali dei riti sacri, gli appartenenti alla "Confraternita dell'Oratorio della Santa Croce" hanno il compito di portare con sé i simboli pasquali per eccellenza, quelli che ripercorrono le tappe della "Passione di Cristo", la sua crocifissione e la conseguente deposizione all'interno del "Santo Sepolcro". Emozionanti e toccanti le processioni che simboleggiano l'incontro tra l'Addolorata e il Salvatore, la via Crucis con la sfilata per le strade di un antico crocefisso ligneo e la "liberazione" del Cristo dai chiodi e dalla corona di spine.
Tra arte e "Musei Aperti"
Per scoprire la Sardegna e i suoi immensi tesori, non si può che puntare l'accento sul vastissimo repertorio artistico raccolto e custodito all'interno dei musei disseminati lungo tutta l'isola. Grazie alla rassegna "Musei Aperti", infatti, si possono ammirare oltre 450 monumenti d'interesse artistico-storico-religioso, distinti in chiese, siti archeologici e percorsi interculturali.
L'evento, giunto alla sua XXI edizione, riproposto a cadenza annuale e organizzato tendenzialmente nel mese di maggio, è sponsorizzato dal "Mibact e dal Polo Museale della Sardegna", coinvolge decine di comuni sardi, con lo scopo precipuo di sottolineare la bellezza di gioielli architettonici, naturalistici e pittorici. Qualche esempio? Se Bauladu, in provincia di Oristano, è il luogo perfetto per ammirare un antico villaggio di origine medievale e la meravigliosa Chiesa di San Gregorio Magno - considerata la massima espressione dell'architettura bauladese - Bosa è un gioiello incastonato tra cielo e terra, impreziosito da un castello medievale circondato dagli effluvi degli ulivi secolari.
Girotonno, quand'è protagonista la cucina
Quando l’estate chiama, Girotonno risponde. Come di consueto, infatti, l’estate sarda si apre con una gustosissima kermesse culinaria, il "Girotonno di Carloforte", l’unico dell’isola di San Pietro. La pluripremiata cucina tabarchina, frutto d’influenze liguri, sarde e tunisine, ogni anno viene rivista e rivisitata dai più eminenti chef del panorama culinario internazionale che si danno battaglia tra fornelli, pentole e, ovviamente tonno, preparato in centinaia di piatti differenti. Il tutto, accompagnato da rassegne cinematografiche, convegni e concerti all’ultimo grido. Non a caso, negli ultimi anni, sul palco di Girotonno si sono alternate personalità del calibro di Mario Biondi, Antonello Venditti, Nek e Fiorella Mannoia.
La Notte dei Poeti, quando la letteratura fa sognare
Spettacolare come pochi, la "Notte dei Poeti" è tra le manifestazioni più amate in terra sarda, anche grazie alla sua location. Il meraviglioso "Teatro Romano di Nora", affacciato sul mare, ogni anno si anima di luci, colori, poeti e letterati, pronti a sublimare la poesia come veicolo di comunicazione, tra arte e spettacolo. E se la poesia, già da sola, incendia gli animi degli spettatori, il vento che soffia dal mare placido di Nora porta con sé gli effluvi profumati della macchia mediterranea, li avvolge in un abbraccio senza fine.
E in autunno?
Quando le foglie e le chiome degli alberi iniziano ad assumere quel caldo colore rossiccio, è tempo di "Autunno in Barbagia". Promossa dall'Azienda Speciale Promozione Economica Nuorese della Camera di Commercio di Nuoro, la manifestazione nasce allo scopo di far conoscere al mondo il pregiato artigianato barbaricino, le colorate ceramiche e la speziata cucina locale.