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La preistoria sarda: i siti che sono ancora oggi visitabili in Sardegna

Sito archeologico sardo   Quando si parla di Sardegna, sarebbe più corretto parlare di Regione Autonoma della Sardegna (RAS). Questo titolo gli è stato attribuito in virtù della sua autonomia date le particolarità linguistiche e la presenza nell’isola di specificità geografiche di importanza mondiale, che richiedono speciale tutela. La Sardegna ha una posizione strategica nel Mar Mediterraneo e per questo motivo durante il corso della sua storia si è resa tappa imprescindibile di popolazioni da ogni dove, conquistatori, visitatori, mercanti, artisti.

   Ognuno di loro ha in qualche modo lasciato traccia della sua presenza ed è andato ad arricchire il suo patrimonio culturale. La sua natura selvaggia e il fatto stesso di essere un’isola hanno tutelato e salvaguardato le sue particolarità e la sua storia. Non è un caso se oggi, infatti, sono numerose le testimonianze, anche preistoriche ma non solo, ancora intatte dopo secoli e secoli.

   Ancora oggi, accanto alle bellezze naturali come il mare e la natura di questa terra, ci sono quindi numerosi siti, castelli e monumenti che testimoniano un passato glorioso, tutti da visitare. Sono proprio questi che ogni anno attirano sull’isola, non solo gli amanti della vita sole-mare, ma anche tutti coloro che sono affascinati da siti archeologici, palazzi, castelli e che amano inseguire le tracce dell’antichità.

   Sardegna non solo mare, ma anche storia-arte-cultura



   La Sardegna vanta numerose spiagge Bandiera Blu, caratterizzate dal rispetto della natura, ambienti selvaggi, flora e fauna caratteristiche. In mare le acque sono turchesi, trasparenti, pulite e il rispetto che si trova sulle coste si rispecchia anche nei suoi fondali. Le aree marine protette, infatti, sono numerose e anche gli amanti dello snorkeling possono davvero sbizzarrirsi e osservare tipologie di pesci esclusivi della zona e specie rare. Nell’entroterra, fra le cascine isolate dei pastori, greggi di pecore, boschi, campi e angoli preziosi di parchi naturali protetti, si ergono testimonianze del passato della Sardegna, che presenzia silenzioso l’isola e la rende magica.

   I siti archeologici, i musei e i punti di interesse storico-culturale sono sparpagliati un po’ per tutta l’isola da Nord a Sud: la distanza fra un capo e l’altro è di diverse ore quindi si consiglia sempre di dividere la vacanza in due tappe oppure di limitarsi a visitare le bellezze presenti nella zona in cui si alloggia. In Sardegna si arriva comodamente con il traghetto, che consente anche di immedesimarsi nei condottieri antichi. In base alla zona è possibile scegliere il porto più vicino. Arrivando sull’isola in questo modo è così possibile portare con sé l’automobile per visitare l’isola e muoversi agevolmente, i prezzi sono molto convenienti. Basta verificare qui https://www.traghetti-sardegna.it/ per avere un preventivo.

   Punti d’interesse storico culturale oggi ancora visitabili

  • Su Nuraxi (Patrimonio UNESCO) a Barumini dell’età del bronzo;
  • Nuraghe Losa, nei pressi di Abbasanta;
  • Le rovine di Tharros (dove c’è anche un museo con i manufatti ritrovati) di epoca fenicia;
  • Il Pozzo Sacro di Santa Cristina di epoca preistorica, forse strumento astronomico;
  • Pranu Muttedu, un’area funeraria di dolmen e menhir preistorici, con la necropoli di Domus de Janas;
  • La Foresta Pietrificata di Martis ad Oristano frutto di un’eruzione vulcanica;
  • La Tomba dei Giganti di Coddu Vecchiu;
  • Il nuraghe Palmavera del XV a.C. nel comune di Alghero.

   Questi sono solo alcuni dei siti di interesse, i principali, ma ce ne sono anche molti altri.