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Le pianure d'Italia
Poco meno di 1/4 del territorio italiano è pianeggiante (23%), col Paese che è in prevalenza collinare (42%) e montuoso (35%).
Come si vede dalla cartina l'unica pianura di un certo rilievo è quella formata dal fiume Po e dai suoi affluenti, la Pianura Padana, che si estende soprattutto in larghezza, mentre altre aree pianeggianti relativamente estese si trovano in special modo al sud (Puglia, Campania, Lazio).
In alcune regioni non si trova nessuna pianura, basti pensare a Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta, mentre in altre esse sono molto limitate, talvolta solo in corrispondenza della fascia costiera.
In Italia per definizione viene considerata come zona altimetrica di pianura un'area con territorio basso e pianeggiante situato sotto i 300 metri sul livello del mare, mentre i fondovalle anche a bassa quota sono esclusi, così come le zone pianeggianti più elevate, definite come altopiani.
Vediamo di seguito quali sono le 5 pianure italiane con la maggiore estensione.
Pianura Padana
La Pianura Padana è di gran lunga la più estesa delle pianure italiane, con i suoi 46.000 Km² circa di estensione, corrispondenti al 15% di tutto il territorio italiano.
È una pianura di tipo alluvionale e prende il nome dal fiume Po (in latino Padus), che l'ha originata insieme ai suoi numerosi affluenti; è delimitata a nord ed ovest dalle Alpi e dalle Prealpi, a sud dagli Appennini e ad est dal Mare Adriatico.
La Pianura Padana si sviluppa in 5 regioni, il Piemonte, la Lombardia, l'Emilia-Romagna, il Veneto ed in Friuli-Venezia Giulia; la parte nord-orientale viene definita come Pianura Veneto-Friuliana, mentre la parte più sud-orientale è nota come Pianura Romagnola.
Essa viene suddivisa in alta e bassa pianura, sia in base all'altitudine, che soprattutto per la differenza di composizione del suolo, che nell'alta pianura è sabbioso e ghiaioso, mentre nella bassa pianura è costituito in prevalenza da argille, più impermeabile ed adatto all'agricoltura intensiva.
Tavoliere delle Puglie
Al secondo posto come estensione (circa 3.000 Km²) troviamo il Tavoliere delle Puglie, situato nella parte settentrionale della Puglia, nella provincia di Foggia ed in minima parte nella provincia di Barletta-Andria-Trani.
È delimitato dai Monti della Daunia, dal Gargano e dal fiume Ofanto a sud, mentre ad est è bagnato dal Mare Adriatico; a livello geologico si tratta di una pianura di sollevamento, che un tempo costituiva un fondale marino.
Il Tavoliere delle Puglie si può distinguere in Alto Tavoliere, con terrazze, valli fluviali ed una buona capacità di drenaggio dei terreni, e Basso Tavoliere, dove sorge anche il capoluogo provinciale Foggia, con quote più basse ed una morfologia più piatta.
Pianura Salentina
La terza pianura più estesa d'Italia, la Pianura Salentina, è anch'essa in Puglia, ma nella parte opposta della regione, fra la provincia di Lecce, la provincia di Brindisi e la provincia di Taranto.
Conosciuta anche col nome di Tavoliere di Lecce, costituisce una parte della Penisola Salentina e si è originata per il sollevamento di un precedente fondale marino; si estende su una superficie di 2.080 Km².
Nella Pianura Salentina le pendenze sono sempre molto lievi e sono assenti i fiumi di superficie, anche per via di un terreno di tipo carsico, con grotte, inghiottitoi e veri e propri corsi d'acqua sotterranei.
Campidano
Il Campidano si trova in Sardegna e più precisamente a nord-ovest rispetto alla città di Cagliari, fra l'omonimo golfo ed il Golfo di Oristano; coi suoi 1.850 Km² è la quarta pianura più grande d'Italia.
È costituito da una fossa tettonica colmata da sedimenti dei periodi geologici dell'Eocène e del Pleistocène, fa 4 e 2 milioni di anni fa; grazie alla fertilità del terreno costituisce una delle aree più popolate dell'isola.
Pianura Campana
La Pianura Campana costituisce l'area pianeggiante del territorio della Campania, in cui si trovano gran parte dei centri più popolati della regione, a partire dal capoluogo Napoli, con la zona più settentrionale che sconfina nel Lazio.
Ha un'estensione di circa 1.500 Km² e grazie alla sua fertilità è diventata col tempo una delle zone d'Italia a maggiore densità abitativa.