Il Monte Rosa è la seconda cima più elevata delle Alpi, dopo il Monte Bianco, dal quale dista un'ottantina di chilometri in linea d'aria; la vetta più alta del massiccio, il più esteso nell'arco alpino, si trova in Svizzera, si tratta della Punta Dufour (4.634 m.), mentre in Italia si raggiungono i 4.609 metri con la Punta Nordend, in territorio piemontese ed appena 600 metri più a nord rispetto a Punta Dufour; una parte del massiccio interessa inoltre la Valle d'Aosta, con il Lyskamm (4.527 m.) come punto più elevato, che si trova sulla linea di confine col cantone svizzero del Vallese.
Il Massiccio del Monte Rosa si trova nelle Alpi Pennine, una sezione nord-occidentale della più imponente catena montuosa europea; in tutto vi sono una ventina di vette che superano i 4.000 metri d'altezza; la parete est, sul versante piemontese sopra Macugnaga, è la più imponente di tutto l'arco alpino (2.500 metri di dislivello circa).
Il suo nome non deriva dal colore rosa come si potrebbe pensare, ma dal latino rosia, che significa ghiacciaio; se ne trovano diversi nel massiccio, i più estesi sono sul versante svizzero esposto a nord.
La cima di Punta Dufour venne raggiunta per la prima volta da otto alpinisti nel 1855, dopo diversi tentativi falliti nei decenni precedenti, nei quali furono comunque conquistate altre vette più basse del massiccio, che devono il loro nome al primo scalatore che ne raggiunse il culmine, come ad esempio la Piramide Vincent o la Punta Gnifetti; nei secoli precedenti il Monte Rosa fu studiato da diversi geologi ed esploratori, tra cui Leonardo da Vinci.
Il Monte Rosa attira tuttora numerosi alpinisti, che hanno a disposizione percorsi e scalate di varia difficoltà, con diversi rifugi d'alta quota come punto d'appogio; anche gli sciatori possono usufruire di questo spettacolo naturale, grazie al comprensorio del Monterosa Ski, fra Val d'Ayas, Valle del Lys in Valle d'Aosta e Valsesia in Piemonte, per un totale di circa 180 chilometri di piste.