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Kiruna, una città da smontare e spostare
Testo e foto: Raul Montoleone
Nel cuore della Lapponia, nella zona settentrionale della Svezia, sorge una cittadina di circa 18.000 abitanti che deve la sua nascita e fortuna ad una delle più grandi miniere di ferro del Mondo.
Lo sfruttamento di questi enormi giacimenti ferrosi va avanti sin dal finire del XIX secolo e già nel corso del 1902 venne aperta una linea ferroviaria (la Malmbanan, ossia linea dei minerali ferrosi) fra Kiruna e la città portuale norvegese di Narvik, per consentire lo smistamento di tutto il materiale estratto, dato che anche in inverno il porto di Narvik è libero dai ghiacci, al contrario della più vicina città svedese sul Baltico, Luleå.
Già a chilometri di distanza la miniera è ben visibile ad occhio nudo, ancor di più se si arriva a Kiruna per via aerea; nonostante questa si trovi a sud-ovest rispetto alla città, le sue gallerie sotterranee hanno iniziato negli ultimi anni a creare problemi di stabilità al terreno di alcuni quartieri, anche perchè l'attività estrattiva continua a ritmi sostenuti.
Visto che l'opzione di interrompere l'attività della miniera comporterebbe la perdita del lavoro per un gran numero di abitanti di Kiruna, la LKAB, compagnia mineraria che dal 1950 è totalmente controllata dallo Stato, ha elaborato un progetto molto ambizioso, che consiste nello spostamento della città verso est, a circa 3 chilometri dall'attuale centro; invece di demolire tutti gli edifici interessati, quelli di maggior valore storico, come ad esempio la chiesa neogotica di legno, verranno smontati e ricollocati nella nuova ubicazione.
Le operazioni sono quindi iniziate nel 2014 ed andranno avanti almeno fino al 2040, anche se già l'1 Settembre del 2022 ci sarà il battesimo della rinnovata Kiruna, con l'apertura ufficiale degli edifici commerciali ricostruiti da zero, mentre il municipio è già tornato operativo nel Novembre del 2018 nella sua nuova posizione.
A tutti i cittadini interessati, almeno la metà di quelli che abitano attualmente la cittadina, verrà offerta l'opportunità di spostarsi in un edificio sostitutivo equivalente a quello attuale oppure un indennizzo in denaro pari al valore di mercato della propria abitazione ed altri benefit, come affitti agevolati per i prossimi anni; nel giro di qualche decennio la compagnia mineraria potrà sfruttare la parte di giacimento sottostante la città vecchia, che verrà così inesorabilmente inghiottita poco a poco dal sottosuolo.
Kiruna si trova 145 chilometri a nord del Circolo Polare Artico e di conseguenza ha sia un breve periodo invernale di una ventina di giorni in cui il sole non sorge mai, che 50 giorni in estate in cui non vi sono tramonti ed il sole resta visibile 24 ore su 24, meteo permettendo; grazie alla sua posizione ha quindi potuto godere negli ultimi decenni di un discreto sviluppo turistico, che riguarda specialmente i mesi invernali, in cui si può assistere al fenomeno dell'aurora boreale (allontanandosi un pò dalle luci della città) oppure svolgere attività tipiche del periodo, come la pesca nei laghi ghiacciati, lo sci di fondo, le escursioni in motoslitta o con slitte trainate dai cani, così come visitare un hotel completamente di ghiaccio o conoscere usi e costumi degli abitanti autoctoni della zona, i lapponi.
La municipalità di Kiruna è la più estesa fra le 290 della Svezia, si estende per ben 20.551 Km² (poco più della Puglia) ed è nel contempo anche quella più settentrionale del Paese; all'interno dei suoi confini si eleva la montagna più alta della Svezia, il Kebnekaise (2.097 m.), sono inoltre presenti circa 6.000 laghi ed il territorio è attraversato da alcuni dei fiumi principali svedesi, come Torne e Kalix; vicino al confine con la Norvegia è stato istituito nel 1909 il Parco Nazionale di Abisko, dove osservare la fauna tipica della Lapponia.
Kiruna è ben collegata alla capitale Stoccolma, sia grazie a voli giornalieri, che ad una linea ferroviaria, che ricalca in parte la Malmbanan; 40 chilometri ad est della cittadina è stato fondato nel 1964 un centro spaziale, tuttora attivo, che grazie alla sua posizione lontano da centri abitati, è stato utilizzato per numerosi lanci di razzi e palloni sonda per vari scopi scientifici, come lo studio delle aurore boreali.