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Turismo Insolito, Agriturismo in Austria: Sankt Martin bei Lofer
Testo: Ermanno Sommariva
Molti italiani sostengono che le vacanze in Austria siano piuttosto care: niente di più falso, in realtà, la paura di non trovare un alloggio o di non essere in grado di farsi comprendere, per via della difficoltà della lingua, spinge spesso noi italiani a partire solo dopo avere prenotato.
E così ci si rivolge a qualche intermediario, il quale non farà altro che indirizzarvi nel migliore hotel a 5 stelle, sicuramente confortevole e lussuoso, ma altrettanto dispendioso, dove è molto difficile conoscere il più autentico modo di vivere quotidiano degli austriaci, la loro ottima cucina rustica, la loro proverbiale ospitalità.
Personalmente ho girato in lungo e in largo l'Austria, anche in altissima stagione, estiva o invernale, senza mai prenotare e senza incontrare il benché minimo problema a trovare una sistemazione.
In ogni paese, anche piccolo del Tirolo, del Salisburghese, della Carinzia o della Stiria, infatti, per reperire una camera pulita, decorosa e dotata di tutti i comfort essenziali, è sufficiente cercare le case dei contadini locali, seguendo le indicazioni "zimmer" o "zimmer frei": con 15 o 20 Euro a persona per notte, sarete accolti in un genuino ambiente familiare, con una prima colazione (compresa nel prezzo) completa ed abbondante e con le serate riscaldate dal fuoco della stufa in maiolica e da una profumata grappa locale, offerta dagli affabili padroni di casa.
Ma c'è un posto che prediligo per ritemprarmi dallo stress quotidiano della città e del lavoro, un luogo dove le meraviglie della montagna si sposano alla perfezione con i suoi abitanti, che sembrano nati per vivere qui, in totale armonia con la natura che li circonda.
St. Martin bei Lofer si trova nel Salisburghese, vicino al confine col Tirolo ed è facilmente raggiungibile dall'autostrada del Brennero in direzione München, uscendo a Wörgl ost e proseguendo sull'ampia Strada Statale in direzione St. Johann in Tirol e successivamente verso Lofer: raggiunta quest'ultima località, si prende la Statale per il Grossglockner, la più alta montagna dell'Austria (quasi 4.000 metri) e dopo un solo chilometro ci si trova a St. Martin, una specie di presepe incantato con la Chiesetta dotata del classico campanile a punta e le case multicolori impreziosite da antiche scritte gotiche, che creano un paesaggio allegro e suggestivo.
A St. Martin ogni stagione è buona per trascorrervi le vacanze: certamente l'inverno (da Natale a Pasqua), quando tutta la valle imbianca ed è più facile vedere cervi, cerbiatti e camosci sgambettare nei prati alla ricerca di un po' di cibo, cosa tutt'altro che improbabile anche nelle altre stagioni dell'anno.
Gli amanti degli sport invernali non hanno che l'imbarazzo della scelta: dallo sci di fondo, con 80 chilometri di anelli a cavallo del fiume Saalach, allo sci vero e proprio, praticabile sulle numerose piste della vicina Lofer (80 km di sentieri per escursioni), con tempi di attesa piuttosto brevi data la presenza di diversi skilift (per non parlare delle più celebrate Kitzbühel e Zell am See, che distano pochi minuti d'auto); a chi predilige le sensazioni forti farà piacere sapere che la strada per Maria Kirchental, che porta all'omonima chiesa barocca, d'inverno diventa una pista di slittino, con un dislivello di oltre 200 metri percorribile di giorno e di notte con divertenti curve mozzafiato: non manca la pista di curling sul ghiaccio, dotata di illuminazione.
St. Martin è dotata inoltre di una pista di pattinaggio, ubicata in centro paese, ma per tale scopo è anche disponibile un incantevole laghetto ghiacciato tra i boschi della Vordekaserklamm, una ridente valle abbracciata da interminabili foreste di abeti e percorsa da un torrente dalle acque incontaminate.
Ma è d'estate (da maggio a ottobre) che la valle di St. Martin, la Saalachtal offre il meglio di sé, quando è possibile effettuare gite, escursioni o semplici passeggiate: Lofer e St. Martin possono contare su 50 km di sentieri per semplici camminate nel fondovalle e su oltre 300 km di sentieri per escursioni, una piscina all'aperto (ma a 5 km è disponibile anche un laghetto dalle acque cristalline, il Pillersee), un campo giochi, un campo sportivo, una cabinovia, un impianto per le cure Kneipp, campi da tennis, percorsi fitness, minigolf.
Vi è inoltre la possibilità di effettuare gite in carrozza trainata da cavalli (anche in inverno, quando la carrozza si trasforma in slitta), o più emozionanti uscite sul fiume Saalach in kayak o con gli appositi gommoni attrezzati per il rafting.
E' proprio il caso di dire che a St. Martin bei Lofer il turista viene coccolato: ogni sera, infatti, sarà rallegrata da una diversa sagra paesana, bagnata da fiumi di birra (eccellente la locale weizen bier, la birra di grano dal vago gusto di Champagne) o di gluewein (da noi meglio conosciuto come vin brulè), che aiutano a gustare le specialità gastronomiche locali, con il sottofondo di qualche orchestrina folkloristica.
Del resto, un popolo abituato ai rigori dell'inverno, che dura diversi mesi, non appena la stagione si fa più mite ne approfitta per trascorrere all'aperto quanto più tempo possibile... La più suggestiva delle sagre è la Bauern Herbst, l'autunno del contadino, che si svolge dalla fine di agosto fino all'ultima decade di ottobre, quando gli allevatori agghindano le vacche per le strade del paese con ghirlande di fiori multicolori, come se volessero far loro salutare il cielo prima di rinchiuderle per molti mesi nelle loro tiepide stalle, al riparo dai venti gelidi dell'incombente inverno.
Ho molti amici a St. Martin, primi fra tutti Eduard e Mathilde Schmuck, proprietari della fattoria Doettlinggut, un solo km a sud del paese, in località Obsthurn, 4.
Eduard è contadino e vive del latte che gli danno le sue 20 vacche e dei pochi turisti che frequentano le sue zimmer. Edi non avrebbe potuto fare un altro mestiere, non per necessità, ma per vocazione: e non solo per via delle sue grandi mani che potrebbero stritolare un pugile, ma per il suo intimo amore per la montagna.
Nella sua stalla ho visto nascere un vitellino, un inverno di tanti anni fa e l'amore con cui lo portava al mondo, legando con una corda le zampe del piccolo che cercavano l'uscita, aiutando la madre nel suo faticoso compito, si poteva leggere nei suoi occhi, quando pochi minuti dopo il parto osservavano il cucciolo bagnato e tremante, cercare di sollevarsi in piedi sulle sue zampette incerte.
Sarà Eduard a guidarvi nelle valli più alte, per permettervi di assistere al foraggiamento della selvaggina, magari bloccando improvvisamente l'auto in mezzo alla strada per farvi scorgere un cerbiatto affamato, rischiando di farsi tamponare da qualche turista che lo segue, ignaro del pericolo.
Sarà sempre lui, d'inverno, a farvi scegliere gli sci adatti, quando vorrete cimentarvi con lo sci di fondo, approfittando della pista che passa proprio nel suo terreno, per addentrarvi nell'adiacente bosco di abeti secolari, dove si ha la sensazione di diventare una sola cosa con la rigogliosa natura selvaggia del Salisburghese.
Vorrei segnalarvi ancora una visita alle gole della Vordekaserklamm, una sorta di canyon percorribile a piedi su una balaustra in legno sospesa nel vuoto, o alle grotte della Lamprechtshoele, fra le più profonde del mondo, considerando l'intricata ramificazione interna; niente paura per la rigida temperatura delle grotte, all'uscita vi attende l'omonima trattoria per ristorarvi con la più autentica tradizione culinaria locale: la gasthof non è frequentata da molti turisti, ma soprattutto da abitanti della zona, a garanzia della genuinità della cucina.
Quando sarà il momento di rientrare in patria, Edi e Mathilde attenderanno davanti alla porta di casa che la vostra auto sparisca all'orizzonte e dalle lacrime negli occhi di Mathilde avrete la consapevolezza che quell'addio è soltanto un caldo arrivederci.
Il sito ufficiale della Saalachtal, con l'elenco completo di tutte le strutture ricettive della valle è www.salzburger-saalachtal.com, mentre un'interessante sezione in italiano è disponibile sul sito www.salzburgerland.com.
Belle immagini sono disponibili nel sito del Comune di St. Martin bei Lofer, all'indirizzo www.stmartin.at.
Per gli amanti del brivido, infine, è possibile soggiornare nell'antico castello bavarese Schloss Grubhof a St. Martin bei Lofer, che risale al 1325, oggi trasformato in hotel, ristorante e residence, circondato da un vasto parco con campi da tennis, piscina e solarium e aperto tutto l'anno e dove recentemente sono state scoperte importanti acque termali, che a breve dovrebbero essere utilizzate turisticamente.