La Drava è uno dei principali affluenti del Danubio, il secondo fiume più lungo d'Europa; nasce in Italia, in Alto Adige, ma già dopo 10 chilometri entra in Austria, prima di toccare altri 3 Stati, Slovenia, Croazia ed Ungheria.
È il fiume più lungo che nasce e scorre in Italia almeno per un tratto, con quasi tutto il suo corso che si sviluppa però in altri Paesi; la sua sorgente si trova a circa 1.200 metri d'altezza, fra i comuni altoatesini di Dobbiaco e San Candido in Val Pusteria, mentre pochi chilometri dopo, a Prato alla Drava, entra in territorio austriaco.
In Austria bagna la cittadina di Lienz, dove riceve le acque dell'Isel, lambisce in seguito Spittal an der Drau e poi Villaco, mentre poco dopo Lavamünd entra in Slovenia, dove si fa strada in maniera abbastanza tortuosa fino alla seconda città del Paese, Maribor.
Il tratto più lungo della Drava è in Croazia, dove segna prima una parte del confine con la Slovenia e più avanti un tratto di confine di oltre 130 chilometri con l'Ungheria, prima di tornare interamente in Croazia e riversare le sue acque nel Danubio una quindicina di chilometri dopo aver bagnato Osijek, al confine con la Serbia; sempre in questo Stato, presso Legrad, riceve il suo affluente più importante, la Mura.
Negli ultimi due secoli la Drava ha subito molte opere di sistemazione e di deviazione del suo corso, a causa delle frequenti inondazioni verificatesi in passato; sono inoltre state costruite ben 22 centrali idroelettriche, metà delle quali in Austria, che lo rendono uno dei fiumi europei più sfruttati per generare energia.
Il gran numero di lavori di ingegneria umana eseguiti hanno compromesso in molti tratti l'ecosistema della Drava, con diverse specie di pesci una volta comuni ormai rare da trovare o addirittura scomparse del tutto dalle sue acque.