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Luoghi suggestivi: Pamukkale, il castello di cotone
Testo e foto: Raul Montoleone
Avvicinandovi al piccolo paese di Pamukkale inizierete ad intravedere una collina di colore bianco, in contrasto col resto del paesaggio della zona, soprattutto in piena estate.
Come mai questa collina ha un colore così particolare, non essendo evidentemente ricoperta di neve? La risposta è nel materiale che forma questo 'castello di cotone', traduzione letterale di Pamukkale, lungo oltre due chilometri e mezzo ed alto fino a 160 metri.
Quest'area della Turchia è molto attiva a livello sismico e presenta diverse sorgenti termali note fin dai tempi dei Romani; l'acqua ha una temperatura di circa 35° C, con caratteristiche diverse rispetto alle normali acque dolci di fiumi e laghi, essendo ricca di calcio ed anidride carbonica; questo fenomeno ha dato origine ad una serie di piscine naturali costituite da strati di calcare e travertino che si sono sedimentati nel corso dei secoli, entrambi di colore bianco, simile al cotone o al marmo.
La natura ha quindi creato un luogo davvero suggestivo, con queste formazioni che a volte ricordano delle cascate di ghiaccio; l'area è aperta ai turisti e si può percorrere un tratto a piedi nudi, passando attraverso alcune vasche, che contengono dell'acqua a diversa temperatura, più o meno piacevole a seconda della stagione.
Già questo spettacolo naturale dovrebbe bastare per invogliarvi a visitare Pamukkale, ma non è finita qui; sulla cima della collina sorgeva infatti una città romana, di cui restano diversi reperti, nonostante i vari terremoti che nel tempo hanno sconvolto la zona.
Si tratta dell'antica città di Hierapolis, le cui rovine sono liberamente visitabili in abbinamento alle concrezioni calcaree; piuttosto ben conservato il teatro, che domina la vallata sottostante.
C'è da dire che purtroppo l'uomo ha rovinato questo sito, costruendo alcuni hotel sulle antiche rovine di Hierapolis, oltre a sfruttare l'acqua termale dell'area, scaricando le acque reflue direttamente nelle piscine naturali di Pamukkale, che hanno perso col tempo il loro colore vivido iniziale.
L'area fa attualmente parte dei patrimoni mondiali dell'umanità dell'UNESCO, che con un piano per riportare Pamukkale all'antico splendore, ha fatto demolire gli hotel citati in precedenza e limita l'accesso turistico solo a determinate aree; il tratto percorribile a piedi nudi è in realtà costituito da piscine artificiali, costruite al posto di quella che era una strada asfaltata che deturpava la collina; questo fatto non limita comunque il fascino di Pamukkale, perchè si possono ammirare le antiche piscine naturali dagli spazi al momento accessibili.
Speriamo vivamente che nel corso dei prossimi decenni questo sito possa tornare all'antico splendore e che non si sia intervenuti troppo tardi nel preservarne il suo stato.
Suggeriamo inoltre di visitare le rovine dell'antica città di Efeso, poco meno di 200 km ad ovest di Pamukkale, anch'essa parte dei Patrimoni UNESCO dell'Umanità ed una delle numerose meraviglie culturali e storiche della Turchia, Stato ricco di pregevoli siti archeologici di epoca greca e romana.