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Il deserto di Atacama, dove non piove (quasi) mai

Deserto di Atacama   L'Atacama è il deserto più arido della Terra, deserti polari esclusi (di differente natura), visto che in media la quantità di precipitazioni annuali è di soli 15 millimetri.

   Le rare piogge regalano però in quei giorni uno spettacolo davvero unico ed emozionante, un deserto di Atacama fiorito, molto diverso dal suo aspetto usuale.

   Dove si trova il deserto di Atacama?



   Il deserto di Atacama si trova in Sudamerica, nella parte settentrionale del Cile, Paese stretto fra le Ande e l'Oceano Pacifico; si tratta di un altopiano estremamente arido, ampio sui 105.000 Km², che va dal 19° parallelo nord al 27° parallelo sud, per una lunghezza di quasi 1.000 chilometri.

   Alcune organizzazioni considerano anche le regioni adiacenti (costa meridionale del Perù, regione di Coquimbo in Cile e pendii occidentali delle Ande) come parti integranti dell'Atacama, viste le similitudini nell'ecosistema.

   Come mai piove così poco nell'Atacama?



   Il fattore chiave per cui si è venuto a creare questo particolare ambiente arido è la sua posizione geografica fra le Ande ad est e la Cordigliera della Costa ad ovest, entrambe alte abbastanza da impedire l'arrivo di umidità nella regione.

   Le masse umide provenienti dall'Amazzonia sono infatti bloccate dalla maestosa catena andina, mentre dal lato oceanico entra in gioco anche la fredda corrente di Humboldt, con la conseguenza che l'aria fa condensare le nuvole già sull'Oceano Pacifico, ad eccezione di alcune aree dette lomas, dove invece riesce a penetrare la nebbia, che quindi garantisce lo sviluppo di un ecosistema differente e più ricco.

   Gran parte del deserto di Atacama è costituito da terreno roccioso, laghi salati (salares) e sabbia; come già accennato le precipitazioni sono decisamente scarse, con aree che ricevono appena 1-2 mm di acqua ogni anno, come la regione di Arica o quella di Iquique ed altre in cui non piove per decenni, dato confermato da alcune stazioni meteo, che non hanno mai rilevato nemmeno una singola goccia d'acqua dal momento della loro installazione.

   L'escursione termica giornaliera è ovviamente molto elevata, col deserto dell'Atacama che di notte conosce talvolta temperature molto basse per la sua latitudine, attorno agli 0°C nei mesi più freddi, mentre di giorno si toccano i 20°C ed oltre; nel periodo estivo si possono raggiungere invece i 40°C nelle aree più calde.

   Popolamento e guerra con Bolivia e Perù



   Queste difficili condizioni climatiche han fatto si che queste siano fra le regioni del Cile meno densamente popolate, con le principali città (Arica, Iquique, Antofagasta) ubicate lungo la costa o sulle principali vie di comunicazione con Bolivia ed Argentina, come Calama e San Pedro de Atacama, il maggior centro turistico della zona.

   L'area fu al centro della Guerra del Pacifico (1879-1884), combattuta fra Cile e forze alleate di Perù e Bolivia, correlata allo sfruttamento delle ricche risorse minerarie dell'Atacama; l'epilogo portò alla perdita territoriale per Perù e Bolivia delle attuali regioni cilene di Arica e Parinacota, Tarapacá e di parte dell'Antofagasta.

   Ambiente e cambiamenti climatici nel deserto di Atacama



   Da qualche anno il deserto viene utilizzato dalla NASA per test ed esperimenti in previsione di future missioni su Marte; in questa regione sono state girate anche diverse scene di serie televisive riguardanti il pianeta rosso.

   L'Atacama è così arido che diverse cime delle vicine Ande, anche se alte fino ed oltre i 6.000 metri, non presentano nessun ghiacciaio, nonostante le temperature ne permetterebbero l'esistenza; fauna e flora si sono dovute adattare, specialmente nelle zone più estreme, che hanno una presenza di esseri viventi scarsissima, la densità di animali e piante diventa maggiore nelle zone periferiche del deserto.

   Sembra però che ci siano grandi cambiamenti in corso, nel corso del 2011 un potente fronte freddo proveniente dall'Antartide ha infatti portato ben 80 centimetri di neve in alcune zone dell'altopiano, creando diversi disagi ai trasporti; inoltre negli ultimi 4-5 anni si sono verificate delle alluvioni in luoghi che non ricevevano così tanta acqua da almeno 500 anni, con conseguenze pesanti sui microbi che si erano adattati a questo ecosistema; difficile pensare che si tratti di coincidenze e che tutto questo non sia invece legato al cambiamento climatico in corso.



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