Condividi su
Viaggio in Arabia Saudita: cosa sapere, prepararsi nel migliore dei modi
L’Arabia Saudita è un Paese molto esteso, che offre innumerevoli paesaggi diversi, e fortemente legato alle sue tradizioni. Qui hanno sede due importanti città del culto islamico, Medina e Mecca, che da sempre richiamano grandi masse di pellegrini.
Il territorio è particolarmente desertico, al di fuori delle zone più umide e delle città, per cui certamente vale la pena effettuare qualche escursione in queste particolari zone.
Tuttavia, è importante sapere che solo da poco il Paese si è aperto al turismo internazionale. È preferibile quindi organizzare le vacanze in Arabia Saudita con tour operator specializzati e certificati, in modo da essere certi di viaggiare sicuri.
Il clima del luogo
Come già accennato, il clima è prevalentemente asciutto e molto caldo, pertanto, il periodo migliore per visitarlo è quello invernale, tra novembre e marzo, quando le temperature non superano i 19°-30°.
È preferibile evitare la stagione estiva, da giugno a settembre, quando le temperature possono raggiungere anche i 48°.
Si può facilmente raggiungere in aereo, con circa 5-9 ore di volo, in base all’aeroporto di destinazione, partendo dagli aeroporti internazionali meglio serviti in Italia e raggiungendo uno dei tre dislocati nella penisola, Dammam, Riyadh e Jeddah.
Quali le attrazioni principali del Paese
L’Arabia Saudita è piena di posti incantevoli da visitare; ciò nonostante, esistono destinazioni più o meno gettonate, che può valere la pena inserire nella propria agenda. La raccomandazione, comunque, è sempre quella di affidarsi a escursioni organizzate e tour operator specializzati.
Sicuramente vale la pena visitare l’Edge of the World, il confine del mondo, definito così perché offre uno scenario molto arido e carsico, con una formazione rocciosa che ricorda un po’ quella dei canyon, di circa 300 metri. Qui si possono effettuare interessanti escursioni per scoprire più da vicino questo luogo molto suggestivo.
Gli amanti di storia e archeologia, invece, non devono assolutamente perdere Al Ula e Hegra, ancora poco frequentata dai turisti, ma molto nota ai locali. Si tratta di un sito archeologico molto imponente, che ricorda un po’ la più nota Petra e situato ai confini con la Giordania. Fu edificato a cavallo degli anni di Cristo, dal 100 a.C. al 75 d.C. dal popolo dei Nabatei, che potrete conoscere più da vicino visitando il Museo di Madain Saleh.
Un’altra esperienza da non perdere è certamente una escursione nel deserto, meglio se di Rub al Khali, il secondo più esteso al mondo, che raggiunge persino i territori di Yemen, Oman ed Emirati Arabi Uniti. Vale senza dubbio la pena fare una gita tra le sue dune, passando prima da Najaran, sfrecciando a bordo di un quad o una 4x4, ma anche in groppa a un cammello.
Se lo si desidera, infine, ci si può rilassare baciati dal sole e dalle acque cristalline del Mar Rosso, le spiagge di Al Lith sono il posto ideale dove trovare ristoro, dopo tanto camminare. Una zona ancora molto tranquilla, lontana dall’aggressione del turismo di massa, offre acque limpide, spiagge poco chiassose e fondali ricchi di pesci e coralli, per chi ama praticare sport subacquei.
Senza dubbio, quelle appena elencate sono solo alcune delle splendide esperienze che si possano fare in questa terra, a contatto col territorio e la cultura locale.