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Il Dito di Caprivi
Se osserviamo attentamente una mappa della Namibia ci accorgiamo ben presto di quella stretta e lunga striscia di territorio che si incunea fra Angola e Botswana, nell'estrema parte nord-orientale del Paese.
In un continente che presenta diversi confini creati a tavolino durante il colonialismo, quest'area geografica stona un pò; ma a cosa è dovuta l'esistenza di questa regione? Bisogna risalire al 1° luglio del 1890 per capirne il motivo, in quell'anno venne infatti firmato il trattato di Helgoland-Zanzibar, fra Impero tedesco ed Impero britannico, con lo scambio di alcuni territori fra le due potenze europee.
L'Impero tedesco ottenne per la sua colonia dell’Africa del Sud-Ovest l'accesso alle acque del fiume Zambesi, uno dei corsi d'acqua più importanti dell'Africa, con una striscia di territorio sottratta alla colonia britannica della Beciuania (l'attuale Botswana), che prese il nome dalla forma simile ad un dito e dal Cancelliere in carica in quel periodo, Georg Leo Graf von Caprivi.
Da qualche anno il Dito di Caprivi ha assunto un nome ufficiale differente, poichè questa denominazione ricordava sia il periodo coloniale, che soprattutto un genocidio, l'Olocausto del Kaiser, che all'inizio del XX secolo costò la vita a circa 65 mila indigeni Herero; ora questo territorio si chiama semplicemente Zambesi, come il fiume che ne segna il confine con lo Zambia nella sua estremità nord-orientale.
Il Dito di Caprivi è lungo ben 450 chilometri, mentre è largo poco più di 30 chilometri fino al villaggio di Kongola, dopo il quale si allarga, per stringersi nuovamente verso est e la confluenza del fiume Cuando nello Zambesi, sfiorando anche lo Zimbabwe, che però non confina con la Namibia, per appena 150 metri!! Tutto il confine meridionale è col Botswana, mentre quello settentrionale verso ovest è con l'Angola, mentre verso est con lo Zambia.
Complessivamente il Dito di Caprivi occupa una superficie di circa 18.000 Km² ed ospita poco più di 100.000 abitanti, dediti a pastorizia ed agricoltura di sussistenza; l'ambiente è costituito da un'alternanza di boscaglia, savana ed acquitrini, che vedono la presenza di molte fra le specie animali più note del continente, come leoni, elefanti, giraffe, leopardi; il capoluogo della regione è Katima Mulilo, cittadina di 30.000 abitanti, situata sulle sponde dello Zambesi, al confine con lo Zambia.