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Quanto guadagna (e come) un fotorepoter: una guida essenziale

   Poter vivere facendo il fotografo di viaggi è un vero e proprio sogno per molti che amano viaggiare e scoprire sempre nuovi posti e hanno studiato o hanno una vera passione per la fotografia. Quanto guadagna un fotoreporter, però, e come riesce a farlo?

   Qui di seguito proveremo a rispondere a domande come queste. Non prima di una riflessione d’obbligo: avere un talento per la fotografia, saper usare al meglio una reflex e, davanti a un paesaggio, riuscire a immortalarlo in uno scatto bello da vedere e capace di suscitare emozioni non basta, per fare carriera come fotoreporter serve molto spirito di iniziativa e una spiccata mentalità imprenditoriale.

   Tre modi per guadagnare da fotorepoter (e come farlo “in regola” in Italia)

   Non è più, del resto, il tempo in cui un fotoreporter può sperare di essere assunto a contratto da un giornale, una rivista specializzata in viaggi e avere in questo modo l’opportunità di girare il mondo e raccontare i posti che visita tramite l’obiettivo della propria macchina fotografica. È vero che le più prestigiose testate, specie se specializzate nel settore dei viaggi, pubblicano ancora fotoreportage di svariate pagine: li commissionano, però, a dei fotoreporter freelance o, ancora più spesso, li acquistano da quest’ultimi solo se e quando gli stessi siano stati bravi (e a tratti insistenti!) nel promuovere il proprio lavoro.

   Sempre più spesso, insomma, fotoreporter e fotografi di viaggio sono costretti a cercare altre forme di guadagno e per fortuna aziende, associazioni e anche privati si rivelano buoni committenti. Le prime possono aver bisogno di foto professionali soprattutto se operano nel settore turistico e vogliono pubblicizzarsi al meglio e simili sono le ragioni per cui anche le associazioni che si occupano di promozione del territorio possono rivolgersi a un fotoreporter; tra i privati non è raro, invece, che a commissionare lavori a dei fotografi di viaggio siano viaggiatori incalliti a propria volta ma senza il dono dell’occhio fotografico o amanti dei paesi esotici. Soprattutto se lavora su commissione, parte del guadagno del fotoreporter consiste nel non doversi preoccupare delle spese di viaggio.

   Altro modo per fare della propria passione per i viaggi e per la fotografia un mestiere è vendere i propri scatti alle piattaforme di foto stock: sono servizi gratuiti (come Unsplash) o in abbonamento (come Depositphotos o iStockphoto) a cui si rivolge chiunque abbia bisogno di foto di buona qualità, in buona definizione e con apposite licenze da utilizzare per i contenuti sul web e che, vista la forte richiesta di foto ambientali e di paesaggi, sono sempre alla ricerca di collaboratori specializzati in foto di viaggio.

   In qualunque modo si provi a guadagnare come fotorepoter, insomma, lo si dovrà fare da freelance, cosa che in Italia significa soprattutto aprire e imparare a gestire una P.IVA in modo da evitare qualsiasi problema dal punto di vista fiscale. Ci sono servizi online “all inclusive”, come Fiscozen tra gli altri, che aiutano anche chi non abbia grande praticità con la materia con la fatturazione anche elettronica, la dichiarazione dei redditi, la predisposizione degli F24, il calcolo di imposte e contributi e lo fanno a prezzi bassi e competitivi (nel caso di specie fino a un massimo di 299€ + IVA per il regime forfettario).