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La Firenze non ordinaria
Cos’altro si può scrivere in chiave turistica su Firenze che non sia già stato scritto? Poco o niente. I suoi monumenti e musei sono talmente celebri che il web è “intasato” di descrizioni e spiegazioni minuziose e dettagliate su Duomo, Battistero e compagnia cantante.
Il capoluogo toscano, oltre ad essere conosciuto per queste sue straordinarie bellezze artistiche e architettoniche, è un luogo ideale per tutti gli appassionati di stranezze, curiosità o esoterismo: Firenze è ricca di luoghi misteriosi poco battuti dagli itinerari turistici tradizionali ed è stata teatro nel corso degli anni di avvenimenti davvero fuori dall’ordinario.
Uno di questi eventi strabilianti è accaduto il 27 ottobre 1954, quando la città è stata protagonista di uno degli avvistamenti ufologici più rilevanti di sempre: centinaia di persone hanno infatti testimoniato la presenza nel cielo di venti dischi volanti che si muovevano in squadra. Allo stadio Comunale di Firenze in quel momento si stava disputando l’incontro di calcio Fiorentina-Pistoiese; l’arbitro della partita sospese la gara per 15 minuti proprio per via del fenomeno paranormale. Firenze venne successivamente coperta da un materiale bianco filamentoso caduto dal cielo, i cosiddetti “capelli d’angelo” identificati anche in altri casi corrispondenti ad avvistamenti ufologici. Un evento dunque davvero incredibile ma non da tutti conosciuto.
Come detto, la città è teatro anche di anfratti unici e poco noti ai più. Pochi, per esempio, conoscono “La Berta”. Eppure, questa testa pietrificata, è presente non in un angolo sperduto della città, ma sulla parete della celebre Santa Maria Maggiore. Alzando lo sguardo e osservando con attenzione la Torre Campanaria, infatti, si può notare la sua presenza. Attorno ad essa ruota un’affascinante leggenda che risale all’inizio del XIV secolo. Secondo tale leggenda, la testa rappresenterebbe il volto di un sacerdote. Più precisamente, si narra che mentre per strada passava l'astrologo Cecco d’Ascoli, condannato al rogo per stregoneria, un sacerdote si affacciò da una finestra nel punto in cui oggi è presente la statua e gridò alla popolazione di non dargli da bere, perché l’uomo di chiesa aveva scoperto che Cecco aveva realizzato un patto col diavolo che gli permetteva di salvarsi bevendo un sorso d’acqua. Cecco d’Ascoli bruciò tra le fiamme per via del patto svelato, ma per vendicarsi fulminò con lo sguardo il sacerdote pietrificandolo.
La città toscana, dunque, oltre ad essere una rinomata città turistica, è un luogo dove magia, leggenda ed esoterismo convivono regalando sorprese al visitatore intraprendente che soggiornando in uno degli hotel di Firenze per qualche giorno di vacanza oserà spingere la propria curiosità oltre ciò che è ormai noto e arcinoto.